Proseguendo il nostro viaggio nell’osservazione della natura e delle sue forme per scoprire i suoi segreti, andiamo ad esaminare una forma che è sempre sotto i nostri occhi, ma che probabilmente non riconosciamo con attenzione e non ne comprendiamo pienamente il valore e il messaggio dal punto di vista energetico: mi riferisco alle forme a globi.
Il ciclo della vita: la crescita – la propagazione e la composizione
Quando in natura nasce qualcosa, questa cosa cresce e si ingrandisce sempre di più. Da un’unica cellula ne vengono fuori infinite e tutte sono in realtà più o meno uguali alla prima. Tutte tra loro sono legate da legami invisibili. C’è una cosa che cambia tra di loro ed è la loro posizione e a volte la loro dimensione.
Cosa stabilisce la posizione delle nuove cellule?
È sempre la legge della luce, la legge del magnetismo. La legge della propagazione e della composizione.
Il professor Renato Palmieri, nei suoi studi ha identificato questa legge e l’ha rappresentata attraverso il suo programma OLOPOIEMA. Ho indicato il link per chi ha voglia di approfondire l’argomento dal punto di vista scientifico. Come sempre, in PAPPOBALENO, continuo il mio discorso con termini più semplici e giocosi, seppur efficaci.
La propagazione a spirale
Tutte le cellule che nascono dalla prima cellula si riproducono moltiplicandosi e spostandosi su una strada ideale che ha sempre la forma della spirale.
Quindi ogni cellula nuova che nasce dalla prima inizia a girare e a posizionarsi accanto all’altra dopo aver percorso un movimento orario oppure antiorario in una linea a spirale.
Questo movimento porta ad espandersi, a crescere, dal centro verso fuori. È il movimento della vita, secondo per esempio la cosiddetta successione di Fibonacci.
Negli articoli precedenti ne abbiamo parlato, oggi vogliamo vedere come questa danza si manifesti in natura attraverso ciò che ogni giorno possiamo osservare.
La cellula uovo e il globo
Gli organismi nascono da un’unica cellula che può essere detta cellula-uovo (nelle piante potremmo identificarlo col semìno). Questa cellula inizia a moltiplicarsi per crescere sempre più. Da una cellula ne viene un’altra e poi un’altra e un’altra ancora. Ognuna di queste cellule si va a sistemare in un posto specifico rispetto alla cellula madre: gira attorno ad essa e poi si ferma in un punto. Si divide e la nuova cellula gira ancora e si ferma in un altro punto. Così all’infinito. La forma che ne viene fuori, la forma di queste cellule messe una accanto all’altra, dopo aver fatto un piccolo giro su una linea a spirale invisibile, assomiglia ad un mucchietto di cellule, un globo di cellule tonde vicine tra di loro. Scientificamente questo globo si chiama mòrula, gli scienziati la osservano al microscopio, ma noi la possiamo vedere in natura con i nostri occhi, per esempio nelle forme di certi deliziosi frutti: le more (il cui nome è davvero simile al globo di cui parliamo).
Dalla mora…
La mora come altre forme in natura è generata da questa legge della propagazione. Da sempre l’uomo ha osservato il nascere della vita pur non avendo a disposizione microscopi ottici come i nostri. Ovunque, se ci facciamo ben caso, troviamo oggetti naturali con forme che ci richiamano il miracolo del sorgere della vita. Così anche le antiche civiltà hanno studiato i segreti della vita, le sue leggi, le leggi della luce, e le hanno sapute utilizzare per ricreare meraviglie, sia nell’architettura che in altri campi della conoscenza. Di questo ne parleremo in seguito: PAPPOBALENO vuole proprio fare conoscere le meraviglie dell’ingegno umano in tutte le epoche anche ai nostri bambini e ragazzi, attraverso linguaggi adatti a loro. Questo sarà argomento di altri articoli e altri contenuti che metterò a disposizione.
Adesso voglio richiamare la tua attenzione su quanto anche le civiltà antiche avessero scoperto in merito alla forma a mora, quella forma che richiama il nascere della vita.
… al fiore della vita
Questa forma, in geometria sacra, la geometria che riguarda le forme in natura generate dalla luce, si chiama fiore della vita. Fiore perché richiama la forma di un fiore dagli infiniti petali. Vita perché è la forma che descrive la danza della vita.

Qui inserisco il link a due articoli (qui e qui) che approfondiscono (anche attraverso belle immagini e animazioni) il significato del fiore della vita.
Osservate il movimento delle cellule che si dividono e si spostano secondo linee invisibili in una danza piena di armonia e di bellezza.
Quanti spunti di riflessione!
Il fiore della vita in natura
Avendo osservato come si forma il fiore della vita e la forma che genera, provate adesso a ritrovarla in natura, tra le piante, tra gli animali, anche tra i minerali, perché no?
Proviamo a ritrovarle e osserviamole. Facciamoci stupire dalla loro bellezza, dal valore che hanno in sé e dal messaggio che ci vogliono offrire. Insieme ai nostri bambini impariamo ad ascoltare le storie che madre natura ci racconta e poi riferiamole anche ai nostri amici, attraverso le parole, le immagini, i testi, gli oggetti che possiamo ricreare.
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Io presto ti aggiornerò anche su nuovi contenuti che metterò a disposizione attraverso questo mio progetto. Coloriamo il mondo con la gioia e con la magia che madre natura ci dona!
Con amore e gioia
Monica