Eccoci qui a iniziare il nostro discorso più specifico nei confronti del mondo dei colori, delle energie che essi producono. Dopo aver presentato in generale il mondo dei colori, ecco che iniziamo a parlare del rosso e della sua potenza.
Il rosso è uno dei colori primari perché da essi possiamo ricavare anche gli altri colori quando li mescoliamo tra loro.
Il rosso è anche uno dei colori caldi e infatti è il colore del fuoco, ma è soprattutto un colore che genera energie molto potenti.
Di cosa abbiamo parlato fino ad ora?
Negli articoli precedenti abbiamo affrontato l’argomento della fonte dell’energia che è il fotone/gravitone (qui, qui e qui).
Dal fotone vengono generate le forme che troviamo in natura ( qui, qui, qui e qui ).
Quindi abbiamo conosciuto le forme sacre, cioè quelle geometrie che anche le culture antiche riconoscevano perché descrivono forme presenti in natura e per questo hanno un alto valore energetico e tali forme sono state da sempre utilizzate nell’arte e nella vita quotidiana per donare equilibrio alla realtà (qui, qui, qui e qui).
Abbiamo parlato anche dell’energia nei numeri e dei codici (qui, qui, qui, qui e qui).
Il colore che dà energia
Nell’articolo precedente, dicevamo che il rosso è uno dei colori caldi: ha un’energia che sembra donare calore a chi la percepisce e suscita emozioni importanti, forti.
Si dice che il rosso sia usato per incitare i tori ad essere più aggressivi e questo effetto viene provocato anche in altri animali e in noi.
Ci avete mai riflettuto? Cosa provate quando osservate a lungo il colore rosso? Provate ad ascoltarvi quando vi capita di guardare a lungo questo colore. Ascoltate anche il battito del vostro cuore e il vostro respiro. Rimane lo stesso?
Io sono un’insegnante e so che nelle aule di scuola è bene non usare il colore rosso alle pareti, secondo voi per quale motivo? Scrivetelo nei commenti.

Il colore che ci riscalda il cuore
Nel caso in cui il colore rosso venga osservato a lungo, gli effetti potrebbero davvero non essere piacevoli, eppure, quando siamo un po’ stanchi, o poco motivati, il rosso ci dona quella allegria, quella vivacità che ci scalda il cuore. Infatti il rosso è proprio il colore del cuore.
Chi vuole trasmettere un messaggio importante, inoltre, usa il rosso per evidenziare, nel messaggio scritto, il contenuto che vuole condividere. I titoli dei testi di solito vengono proprio scritti in rosso.
Il rosso cattura l’attenzione, è un colore che si nota, non passa inosservato.
Infatti, per strada il rosso viene anche usato per dare dei messaggi particolari: dove troviamo il rosso? In quali contesti?

Il rosso nella natura
In natura il rosso è un colore davvero molto diffuso: nei fiori, alcuni insetti o animali, molti frutti e ortaggi, alcuni minerali, il sole al tramonto o la luna piena in certe condizioni, le foglie in autunno, alcune bacche.
Frutta e verdura assumono il colore rosso quando in esse sono presenti delle sostanze particolari che danno proprio questo colorito. Sto parlando degli antociani (che hanno un particolare effetto antiossidante e antinfiammatorio) e del licopene (anche questo con proprietà antiossidanti).
Quindi frutta e verdura rossa ha specifiche proprietà e mangiare cibo naturale colorato aiuta il nostro organismo a stare meglio.

Il rosso visibile e il rosso invisibile
Abbiamo detto che è frequente cogliere il rosso in natura, in piante e animali e anche in elementi minerali.
Esistono alcune frequenze simili al rosso che però il nostro occhio non è capace di percepire.
In certi casi si tratta proprio di una condizione dell’occhio che non vede il rosso per come lo vediamo noi (in questo caso si tratta di daltonismo), in altri casi è solo perché il nostro occhio non è allenato a percepire certe frequenze. In questa ultima ipotesi mi riferisco alle frequenze dell’infrarosso.
Sto utilizzando però il termine occhio non allenato perché voglio evidenziare il fatto che se l’occhio è ben allenato è capace di percepire anche queste frequenze speciali e ora vi spiego meglio.

L’infrarosso
Innanzitutto, partiamo col dire che l’infrarosso è una frequenza di luce che viene emessa da oggetti che hanno una certa temperatura, superiore a certi livelli, quindi questa frequenza non è solitamente percepita con gli occhi, ma con il tatto perché l’oggetto che emette questa frequenza emana anche calore.
Poi continuiamo col dire che la frequenza infrarosso è percepita da certi macchinari o lenti apposite. E viene poi tradotto in colori diversi che corrispondono alla temperatura emessa dall’oggetto.
La possibilità di percepire queste frequenze però è anche del nostro occhio, il fatto è che non siamo allenati a farlo. In noi infatti esiste un organo, in realtà una ghiandola che è in grado, se bene allenata, di percepire i colori che abitualmente reputiamo non visibili.

La ghiandola pineale per la percezione dei colori non visibili
Sto parlando della ghiandola pineale, che le culture antiche definivano terzo occhio proprio perché consentiva ai nostri occhi di andare oltre la visione naturale e di cogliere le energie. Attraverso esercizi e stili di vita particolari, è possibile cogliere una vastissima gamma di colori e di energie.
Avremo modo in seguito di approfondire l’argomento e scoprire tantissime altre cose interessanti. Al momento ti chiedo di andare a curiosare al link che ti ho indicato e anche in giro per la rete internet o di acquistare libri appositi per approfondire l’argomento. Si possono scoprire cose davvero interessanti e molto utili da far conoscere anche ai nostri bimbi.

Un piccolo esercizio per vedere il calore
Qui invito te e poi i tuoi bambini a fare un piccolo esercizio, una pratica, per allenarsi a vedere queste energie (che in realtà non sono solo infrarosso).
Bisogna osservare oggetti, persone, animali o piante purchè dietro abbiano uno sfondo uniforme (tipo il cielo azzurro o anche grigio o una parete bianca o nera).
L’oggetto da osservare quindi deve stare possibilmente fermo e chi lo osserva si deve concentrare nel guardarlo. Le palpebre degli occhi vanno socchiuse e lo sguardo deve andare oltre l’oggetto, come a mettere a fuoco lo sfondo e non l’oggetto da osservare. Ai bambini si può dire di guardare il cielo o la parete anche se c’è nel mezzo l’oggetto specifico. Si deve fare finta che quell’oggetto non c’è.

Un alone luminoso e l’arcobaleno
Ad un certo punto, per magia, attorno all’oggetto osservato si vede una luce lieve, un alone sottile, quasi un fumo bianco o grigio. Questo fumo è l’energia emessa dal campo magnetico dell’organismo (che può essere sia animale o pianta o addirittura roccia e quindi minerale, perché anche i minerali hanno un campo magnetico attorno a loro e generano energia).
Quando l’oggetto da osservare è un essere umano, può anche accadere altro.
I più allenati, oltre a vedere solo l’alone luminoso, percepiscono un vero e proprio arcobaleno che corre dal basso verso l’alto, nei suoi sette colori, lungo la nostra colonna vertebrale e la testa.
I popoli antichi erano capaci di cogliere ad occhio nudo sia l’alone fumoso sia l’arcobaleno e lo sappiamo perchè in certi scritti e certe raffigurazioni rappresentavano il corpo umano avvolto da luce.

L’albero della vita e le sefirot
Nell’articolo che parlava dell’arcobaleno dicevamo che l’arcobaleno nel nostro organismo è prodotto dal nostro campo magnetico poiché abbiamo acqua che scorre nel sangue e quest’acqua in movimento produce energia.
Dicevamo anche che certi macchinari particolari riescono a percepire tali colori in noi.
Inoltre, nell’articolo che parlava dell’albero della vita, avevamo introdotto anche l’argomento delle sefirot che sono dei punti di energia particolari collocati nel nostro tronco e nella nostra testa.
Le culture antiche avevano riconosciuto questi punti energetici e pure la medicina moderna sta cominciando a studiarli con interesse, anche perché gli strumenti della tecnologia moderna riescono a percepire l’energia emanata da questi punti strategici.

Il rosso in noi
I principali punti energetici sono collocati lungo l’asse della nostra colonna vertebrale e della testa. Dal basso verso l’alto assumono energie differenti che si manifestano con colori differenti che corrispondono a quelli dell’arcobaleno.
Con questo articolo cominciamo proprio a parlare di uno dei colori percepibili nel nostro corpo, quello che si trova alla base della nostra colonna vertebrale: il rosso.
Alla base del nostro tronco, vi è una zona che è legata a due ghiandole, le surrenali, che producono energia attraverso l’adrenalina, quando siamo in situazione di pericolo.
L’adrenalina ci aiuta a gestire quelle situazioni in cui la sopravvivenza è messa a rischio e quindi fornisce un picco di energia al nostro corpo che in tal modo ha la possibilità di fuggire da l pericolo o gestirlo in altro modo.
L’energia così forte viene identificata molto facilmente col rosso e infatti in questa zona del tronco il nostro arcobaleno interiore si manifesta attraverso le frequenze del rosso.

Muladhara, il primo chakra, la nostra radice
Dicevamo che nel nostro corpo vi è un albero, definito albero della vita, costituito dalle sefirot conosciute anche nell’antichità. In altre culture (soprattutto quelle orientali) gli stessi punti energetici erano nominati in altro modo: venivano chiamati chakra, dal sanscrito ruote, perché questi punti energetici producono energia che ruota attorno alle ghiandole corrispondenti.
Nella base del tronco c’è uno di questi centri, corrispondente alle ghiandole surrenali, ha un’energia che si manifesta col colore rosso e viene chiamato chakra Muladhara, primo chakra o anche chakra della radice, perché corrisponde alle radici del nostro albero della vita.

Chakra radice in equilibrio
Quando le energie del primo chakra sono in equilibrio, noi ci sentiamo sempre al sicuro, stabili e sereni in ogni circostanza della nostra vita e in ogni ambiente. Quando questo chakra non è in equilibrio ci si sente in ansia, non a proprio agio nelle varie situazioni o in situazioni particolari.
Esistono alcune pratiche per riequilibrare le energie del nostro chakra radice e ora proviamo a vedere quali sono e come possiamo anche i nostri piccoli a mantenere il loro primo chakra ben funzionante.

Esercizi per i più piccoli
I nostri piccoli possono imparare sin da subito a mantenere il nostro chakra radice sempre più equilibrato e ben funzionante, per sperimentare sicurezza e serenità in ogni situazione.
Da seduti a gambe incrociate (i bimbi più piccoli possono incrociare semplicemente le gambe, mentre i ragazzi più grandi potranno provare a sedersi nella posizione del loto) chiudere gli occhi e immaginare di essere un albero e sentire che abbiamo delle nostre radici che dalle nostre natiche e dalle gambe scendano giù tante radici che sprofondano per terra e sentire tutta la stabilità, la fermezza che queste radici ci danno.
Immaginiamo che ci sia vento forte e sentiamo che le radici ci tengono fermi e al sicuro.
Immaginiamo che ci sia tanta pioggia e le radici ci rendono stabili.
Immaginiamo tanto sole e le radici ci fanno bere dalla terra l’acqua che ci disseta.

Un po’ di yoga
Si può anche cominciare a praticare qualche piccolo esercizio yoga: per esempio provando a realizzare la posizione dell’albero, mantenendo l’equilibrio con un piede che si appoggia nella parte interna della coscia opposta. Le mani giunte o davanti al nostro cuore o sopra la nostra testa. E respirare, immaginando sempre di avere radici sotto il nostro piede che poggia a terra e cerca equilibrio.
Chiedere ai nostri piccoli cosa provano e se è facile sentirsi in equilibrio.
Nel caso in cui si facciano entrambi gli esercizi, chiedere in quale posizione è stato più facile sentirsi in equilibri e fermi.
Fateci sapere come è andata e quali sono state le vostre sensazioni condividendole qui nei commenti oppure nella mia pagina Facebook.
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Ci aggiorniamo per altri contenuti interessanti. PAPPOBALENO si sta arricchendo di proposte per te e per i tuoi bambini, contattami in privato per conoscere i servizi che posso offrirti.
Con amore e gioia
Monica
3 replies to "La magia dei colori – Il rosso e il suo calore"
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