Eccoci a parlare del settimo colore dell’arcobaleno: il viola. È uno dei colori freddi ed è dato dalla mescolanza tra blu e rosso.

Energeticamente parlando, è un colore molto potente, proprio perché nello spettro dei colori visibili si colloca tra quelli ad alta frequenza.

Questa sua caratteristica gli conferisce proprietà importanti, tra cui quella di purificare. Sei curioso di sapere perché? Continua a leggere il mio articolo e lo scopriamo insieme.

Ricordiamo di cosa abbiamo parlato finora

Nei primi articoli del mio blog abbiamo detto che il fotone/gravitone (qui, qui e qui) è la sorgente di ogni forma di energia.

L’energia del fotone genera forme ricorrenti che troviamo in natura ( qui, qui, qui e qui ).

Ci siamo anche occupati di numeri e codici (qui, qui, qui, qui e qui) perché anche essi generano energie.

Abbiamo parlato inoltre del mondo delle forme sacre, forme geometrie conosciute e utilizzate anche dalle civiltà antiche perché descrivono forme presenti in natura e per questo hanno un alto valore energetico (qui, qui, qui e qui).

Recentemente, abbiamo parlato della magia del colore (qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui)

Il colore della purificazione

Le frequenze luminose che generano il colore viola sono molto alte e per tale motivo producono energie potenti, in grado di ripulire l’ambiente e i pensieri di chi lo osserva (leggi qui per approfondire).

Il viola è unione tra colore blu e colore rosso: ricordando che il blu è associato al principio femminile e all’acqua – elemento che richiama le emozioni, e che il rosso è associato al principio maschile (vedi qui) – all’impeto creativo, possiamo comprendere che il viola unisce in sè queste energie e le mette in equilibrio. Questo equilibrio purifica le frequenze del caldo colore rosso e le ammorbidisce con la quiete del blu, trascendendo nel viola.

Il colore della trascendenza

Il viola va oltre le due energie del rosso e del blu, con le loro frequenze così diverse, e invita a collocarsi ad un livello ulteriore, meno denso e più sottile, per come si dice in gergo. Potremmo dire che il viola rende più leggere le caratteristiche che appartengono sia al rosso che al blu.

Infatti, la sua frequenza è molto elevata e si avvicina a quella dei colori che noi non siamo più in grado di percepire con i nostri sensi comuni. Per tale motivo, il viola invita a trascendere tali sensi, ad andare al di là di ciò che siamo in grado di vedere.

Qui sto usando parolone complesse, poco utilizzate di solito e mi farà piacere, nei prossimi articoli del mio blog spiegartele meglio. Al momento faccio degli accenni veloci, eppure ti invito a farci sapere se hai mai sentito o utilizzato termini come trascendere, sottile, denso, riferiti alle energie. Scrivilo nei commenti.

Il viola nella nostra esperienza comune

Continuo al momento a parlarti del viola nelle sue frequenze visibili, e ti chiedo di ricordare le sensazioni che provi quando vedi questo colore.

Io provengo dalla tradizione cattolica e so che il viola è il colore usato nelle celebrazioni in cui si invita alla purificazione.

Così avveniva anche nelle culture non propriamente cattoliche. I sacerdoti delle altre culture indossano il viola con questo scopo.

Il viola in realtà è anche associato al lutto e alla morte, proprio forse perché parla di aldilà di ciò che vediamo, parla di un mondo separato dal nostro, inaccessibile. Qui ti indico un link dove approfondire il significato dei colori nelle varie culture.

Il viola non visibile: l’ultravioletto

Abbiamo detto che il viola è il colore dalle frequenze più elevate e si avvicina ai colori dello spettro che i nostri occhi non sono in grado di percepire. Per questo è spesso associato a quel mondo che le culture definiscono esistente, ma non visibile (come appunto, il mondo dell’aldilà).

All’interno della gamma di frequenze del viola e oltre esistono dei colori molto potenti che sentiamo spesso nominare nella nostra esperienza comune. Non li vediamo ma sappiamo che purtroppo non hanno effetti benefici su di noi e sulla nostra pelle: mi riferisco alla gamma di colori che corrispondono ai raggi ultravioletti.

Io qui non voglio addentrarmi sul fatto che queste radiazioni siano benefiche o meno, voglio solo ricordare che quando la nostra visione col terzo occhio è ben allenata, siamo in grado di percepire anche queste frequenze e la capacità di percepirle ci può sicuramente aiutare a gestirle al meglio e in sicurezza.

Il violetto come frequenza di trasmutazione

La gamma del viola in realtà è vastissima, comprendendo anche quelle frequenze di cui ho parlato poco fa: il viola non visibile.

Esiste anche una frequenza visibile e primaria all’interno del viola, cioè un colore che non è dato dalla mescolanza di altri colori. Mi riferisco al violetto, un colore puro e un colore dalle potentissime qualità energetiche.

Nei contesti spirituali, si parla del raggio violetto, quello della trasmutazione, cioè la trasformazione di un’energia densa in un’energia più sottile. Il raggio violetto ha il compito di alleggerire le frequenze, renderle più sottili e più pure portando un senso di gioia e di fiducia.

Le frequenze di questo colore infatti ci conferiscono un senso di gioia e di pace, ci rendono più quieti.

Vi metto qui un articolo che parla di questo argomento, vengono nominati dei personaggi riferiti alle varie culture spirituali presenti nel mondo. Può essere interessante approfondire queste tematiche, avendo presente che questo argomento è vastissimo e un solo articolo non può esaurire l’argomento. È solo uno spunto per essere introdotti ad un mondo che risulta essere davvero interessante seppur complesso.

I custodi della fiamma Violetta: gli Arcangeli Zadkiel ed Ametista

Quando abbiamo parlato del colore verde, abbiamo fatto riferimento all’Arcangelo guaritore Raffaele, Colui che attraverso questa frequenza è in grado di operare guarigioni.

Affrontando l’argomento riguardante il colore blu, abbiamo conosciuto il potere dell’Arcangelo Michele, Colui che con la Sua Parola (Verbo/Logos/Suono) crea la realtà che percepiamo.

Oggi, parlando del Violetto, ti voglio presentare due Arcangeli poco conosciuti, coloro che custodiscono la fiamma di luce Violetta e la utilizzano per purificare e trasmutare le energie. Mi riferisco agli Arcangeli Zadkiel ed Ametista.

Siamo in un periodo in cui le energie del pianeta si stanno elevando, ne parlavamo nell’articolo precedente (quando mi riferivo alla presenza di bambini indaco e di nuove anime). Le nostre anime sono a contatto con energie sempre più sottili e queste energie sono proprio quelle della fiamma violetta. Nei prossimi articoli avremo modo di affrontare anche questo interessantissimo argomento. Ad oggi ti chiedo semplicemente di farci sapere se tu sei già a conoscenza di quanto ho detto o se non ne hai mai sentito parlare, raccontando le tue esperienze qui nei commenti.

Il viola in natura

Il viola è un colore presente in natura, sia nel mondo animale (anche se poco frequentemente) che nel mondo vegetale. Moltissimi fiori hanno queste magnifiche tonalità viola/violetto e il cibo nelle nostre tavole presenta anch’esso questi colori.

Le proprietà del cibo di colore viola/violetto sono simili a quelle del cibo di colore blu e indaco. Tante bacche e tanta bella frutta ha questo colore e ugualmente alcuni ortaggi. Essi hanno proprietà disinfiammanti e rigenerano i nostri tessuti.

Quali sono questi cibi? Li inserisci nella tua dieta e in quella dei tuoi bambini? Conosci delle ricette gustose anche per loro? Vuoi farcele conoscere?

Il viola in noi: la corona

Nel nostro corpo esistono degli specifici punti in cui l’energia è concentrata. Li abbiamo già conosciuti negli articoli precedenti: sono i chakra (detti anche sefirot) e sono conosciuti da sempre perché i popoli antichi avevano la capacità di vedere e gestire le energie che essi emanano pure sotto forma di energia colore.

Il chakra abbinato al colore viola è il chakra che si trova sulla sommità del nostro capo. Un chakra che, quando è ben attivo, si manifesta come una corona di luce bianco/viola intensissima che vortica sul nostro capo. Ecco perchè è chiamato anche chakra della corona.

Nella cultura cristiana, si dice che quando una persona è ben purificata, su di essa si intravede una lingua come di fuoco che compare proprio dove c’è il chakra della corona. In altre occasioni questa manifestazione viene paragonata alla comparsa di una colomba bianca.

Sahasrara, il settimo chakra e la trascendenza

Il settimo chakra aperto è il chakra che ci mette in comunicazione con i mondi sottili, i mondi dello spirito. Trascendiamo la materia ed abbiamo l’accesso al mondo che, per semplificare, possiamo chiamare aldilà.

Entriamo in uno stato di beatitudine e di gioia, di grande fiducia nella vita e nelle energie che l’Universo ci mette a disposizione. Impariamo a conoscere meglio tali energie e a usarle in modo efficace. Non a caso le anime che nel cristianesimo avevano ricevuto il dono dello Spirito Santo, quella potentissima energia che in loro si manifestava con una colomba sul capo o una lingua di fuoco fiammeggiante, erano in grado di operare miracoli!

Così anche nelle altre culture: il chakra della corona ben aperto ti mette in connessione con profondi livelli di conoscenza, con una sapienza che non è comune, per cui si riesce a gestire la realtà in modo davvero differente.

Quando Sahasrara non funziona correttamente

Il settimo chakra è il chakra della completezza. Esso è in armonia quando anche tutti gli altri chakra sono purificati. La preghiera/meditazione, l’attività fisica costante, l’alimentazione curata sono alcune delle pratiche che possiamo attuare per vivere in pieno benessere e con tutti i chakra equilibrati.

Ma cosa accade quando il settimo chakra con funziona correttamente?

La visione della vita nelle persone che non hanno un chakra della corona aperto è una visione che non ha fiducia nel domani, che non confida nella capacità delle energie dell’universo di regolare al meglio ogni cosa. La vita appare triste, dolorosa e pesante. Non si ha la capacità di trovare soluzioni alle situazioni che viviamo: sembra non esserci una via d’uscita.

Il chakra della corona, inoltre contribuisce a fornire una buona energia agli altri chakra e fa in modo che il canale che collega i vari chakra sia libero e che lo scambio tra i canali avvenga in un flusso armonico ed equilibrato. L’energia scorre nel nostro corpo e si alimenta costantemente, quindi quando invece il nostro Sahasrara NON è attivo, ci sentiamo con poca energia, stanchi, poco concentrati e motivati.

Lo sviluppo del settimo chakra in noi

Il chakra della corona è il chakra della piena maturità: esso si sviluppa correttamente solo quando si è adulti e continua la sua evoluzione nel corso dell’intera vita. Il chakra ben aperto ci invita a interrogarci sul perché della nostra esistenza, sulla nostra missione, la nostra vocazione. È il chakra della ricerca spirituale e della visione universale: comprendiamo che non siamo soli nella nostra esperienza e che siamo connessi con un universo ben più vasto della nostra esperienza comune.

Anche nei bambini si può lavorare per favorire la sua apertura armonica in età adulta.

E così ti indico i consigli che troverai nell’articolo che parla della simpatica Meiling.

Adesso ti parlo di una semplice curiosità che tutti noi genitori sperimentiamo quando diamo alla luce i nostri piccolini: sappiamo che nei neonati esiste un punto del loro capo che è molto delicato. Lo chiamiamo fontanella: sai che esso è proprio il punto che corrisponde alla zona in cui si aprirà il settimo chakra?

Negli articoli in cui parlerò in modo più specifico dei chakra, avrò modo di raccontarti altri begli aneddoti a riguardo.

Troviamo il viola in natura e intorno a noi

Ed ora invitiamo i nostri bambini a trovare il viola nella nostra quotidianità: cerchiamolo in natura o anche nei luoghi che frequentiamo. Che sensazioni ci dà questo colore? Parliamone con i nostri piccoli e confrontiamoci.

Esistono tantissimi fiori dal colore viola o violetto. Sono fiori meravigliosi e anche profumatissimi. Esistono anche gli ortaggi. Ma il viola non è presente solo in natura. Anche i nostri vestiti a volte hanno il colore viola. Chiediamo ai bambini se i vestiti viola piacciono loro oppure no. Chiediamo se i giocattoli viola li attraggono o meno. Non giudichiamo, lasciamoli liberi di esprimere le loro sensazioni. Non esiste una risposta corretta e una non corretta. Esiste invece la capacità di ascoltarsi profondamente ed è importante che i bambini imparino a fare ciò in libertà.

Giochiamo con il viola

Proviamo a realizzare il colore viola: mescoliamo tubetti di tempera rossa e tempera blu in parti uguali e osserviamo il colore che viene fuori. Proviamo a mescolare adesso utilizzando proporzioni diverse tra i due colori base: cosa accade se c’è più rosso? Cosa accade quando c’è più blu? Quale tonalità preferisci?

Realizziamo un arcobaleno di viola! Abbiamo detto che la gamma di viola è in realtà molto vasta: non esiste un solo tipo di viola, quindi proviamo a giocare con questi miscugli e realizziamo un arcobaleno con le sole infinite tonalità di viola. Potremmo chiamarlo: l’arcobaleno verso il Cielo. Il viola infatti è il colore che ci collega con il mondo delle energie del Cielo, le energie più sottili.

Può essere carino giocare così con i nostri bambini.

Fateci sapere cosa avete realizzato scrivendo qui nei commenti oppure nella mia pagina Facebook.

Seguitemi nei miei canali social per altri approfondimenti: nella mia pagina Facebook e nel mio profilo Instagram.

Con amore e gioia

Monica


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