Non so voi, ma io appena ho scoperto il magico potere delle parole (grazie proprio agli studi fatti dal dottor Masaru Emoto – se non lo hai ancora fatto, vedi l’e-book omaggio Il dottor Masaru Emoto e la magia dell’acqua clicca qui) mi si è davvero aperto davanti un mondo meraviglioso, frutto di considerazioni inedite e di intuizioni stupefacenti!
La mia vita letteralmente non è stata più la stessa perché ho potuto cogliere nuove e gratificanti opportunità!
Riflettendo sul potere e sulla magia delle parole, mi sono imbattuta in una pratica molto antica e pressocchè sconosciuta qui in Italia fino a pochi anni fa.
Ultimamente, tra gli adulti, questa pratica si sta piacevolmente diffondendo tra coloro che sono in cammino di crescita spirituale eppure non è ancora diffusa nel mondo dei più piccoli.
Sto parlando della pratica dell’Ho’oponopono. Quanti di voi la conoscono già?
Qui il mio intento non è tanto istruirvi su come praticarla perché ci sono già libri e siti internet che ne parlano in maniera esaustiva. Naturalmente, accenno a qualcosa per chi non la conoscesse completamente, giusto per avere un’idea, perché poi voglio invitarvi, come mi piace fare, a giocare insieme ai vostri bambini, prendendo spunto da questa pratica.
Brevemente quindi vi racconto che l’Ho’oponopono ha le sue origini nelle isole Hawaii e veniva utilizzata per guarire le persone. Erano delle parole e delle pratiche di guarigione messe in atto dai sacerdoti di quella cultura. La cosa fantastica consiste proprio nel fatto che nella pratica dell’Ho’oponopono si attribuisce un grandissimo valore anche alle parole tant’è che alcune di esse hanno davvero il potere di guarire psichicamente e fisicamente le persone.
In occidente questa pratica è stata diffusa grazie al libro Zero Limits di Joe Vitale e Ihaleakala Hew Len. Quella proposta dai due autori è una variante più semplice e praticabile da ciascuno, basata sull’utilizzo di un mantra, cioè sull’uso di una serie di parole da ripetere costantemente.
Quindi anche in questo caso, le parole hanno un ruolo centrale.
La cosa che mi sbalordisce è che le parole utilizzate in questo mantra corrispondono anche alle parole che conferiscono ai cristalli di ghiaccioanalizzati dal dottor Masaru Emoto le forme più belle e armoniose.
Quali sono queste parole? Molti di voi credo proprio che le conoscano, ma naturalmente le indico per chi ancora non conosce questa pratica:
Mi dispiace, ti prego perdonami, ti amo, grazie!
Che dire? A volte mi chiedo se i sacerdoti hawaiani conoscessero gli studi del dottor Masaru Emoto, oppure, al contrario, magari era il dottor Masaru Emoto che conosceva già la pratica dell’Ho’oponopono?
Eppure nessuna di queste ipotesi è corretta! La cosa sbalorditiva è che questi personaggi giunsero alle medesime conclusioni effettuando studi differenti. Quando mi trovo dinanzi a tali situazioni, penso proprio che ci venga donata una grandissima conferma e anche una grandiosa opportunità di assumere atteggiamenti e praticare comportamenti nuovi e più funzionali.
E allora, sfruttiamo l’opportunità!
Sicuramente può essere davvero efficace l’uso del mantra proposto nel libro Zero Limits.
Eppure perché non provare ad andare oltre? Mettiamo insieme i consigli di Joe Vitale e del dottor Emoto e giochiamo con le parole di questo portentoso mantra!
Proviamo ad esempio a scrivere su dei cartoncini queste parole e poi ad appenderli un po’ ovunque nelle nostre case. Facciamoci aiutare dai nostri figli.
Scriviamo con loro le parole, decorandole in modo fantasioso e creativo. Coloriamole, lasciandoci ispirare dalla loro energia.
Oppure realizziamo dei disegni ispirati a questo mantra.
Ancora possiamo realizzare le parole Mi dispiace, ti prego perdonami, ti amo, grazie!in 3D usando la plastilina o altra pasta modellabile e realizziamo dei graziosi soprammobili da tenere negli angoli più frequentati della nostra casa, oppure vicino alle nostre bottiglie d’acqua o ancora vicino alle nostre piante.
Ci si può davvero sbizzarrire.
Chi ne ha la possibilità può scrivere le parole su semplici fogli di carta, piccolini, decorandoli e abbellendoli e poi può plastificarli per realizzare dei sottobicchieri o anche dei cerotti da applicare su certe parti del nostro corpo che sono un po’ dolenti.
Pensate che non abbia senso?
Eppure, pensateci bene, l’energia emessa da quelle parole armonizzerà l’acqua della parte del corpo con cui entrerà in contatto il cerottino magico e… secondo voi cosa potrà accadere?
Provare per credere! E naturalmente, poi, scrivete nei commenti!
Largo alla fantasia! Perché non ricamare queste parole sui nostri cuscini o copertine anche per i nostri amorevoli bambini?
O sulle loro magliettine? Diventeranno portatori sani di guarigione a tutto il mondo!
Che ne dite? Secondo voi ci sono altri modi per utilizzare questo mantra in maniera creativa e giocosa coinvolgendo i nostri pargoletti? Fateci sapere! Riempiamo le nostre vite di nuove e meravigliose opportunità! Riempiamo le nostre vite di guarigione!
Con amore e gioia,
Monica!