Eccoci a parlare del fuoco: l’elemento che genera energie intensissime. Il fuoco infatti è il più sottile tra gli elementi che costituiscono i mattoncini della creazione. Ha molto a che fare con la parte spirituale della nostra realtà. È un ponte con il divino.

Ma l’energia del fuoco non è solo quell’energia che siamo abituati a conoscere che scalda immensamente oltre che illuminare. Scopriamo insieme adesso quali altre caratteristiche nasconde questo misterioso e potente elemento.

Un piccolo riassunto

In PAPPOBALENO abbiamo scoperto quale sia la sorgente della luce, ovvero il fotone/gravitone (qui, qui e qui) il quale genera le forme che troviamo in natura ( qui, qui, qui e qui ).

Approfondendo il discorso sulle energie, abbiamo conosciuto i numeri e i codici (qui, qui, qui, qui e qui) e le forme geometriche sacre che si trovano in natura che sono da sempre utilizzate per equilibrare le energie circostanti (qui, qui, qui e qui).

Anche i colori dell’arcobaleno (qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui), il bianco (qui), il nero (qui e qui), l’invisibile (qui) e il suono (qui e qui) sono energie importanti.

Infine abbiamo conosciuto i cinque elementi, o meglio i quattro elementi che costituiscono la nostra realtà e la quintessenza che tutto permea (qui). Abbiamo cominciato a conoscere l’energia ed il valore degli elementi terra (qui), acqua (qui) ed aria (qui).

Fuoco nel sole e nelle stelle

È abbastanza comune pensare al sole e alle stelle come origine del fuoco, della sua energia: capace di riscaldare e illuminare la nostra realtà.

Pensiamo che questi astri abbiano più o meno la stessa natura del fuoco, di un bel falò o di un caldo e confortevole camino.

Naturalmente, poiché le loro dimensioni sono vastissime rispetto ai nostri fuochi terreni, pensiamo anche che questi astri raggiungano temperature insopportabili, enormi e naturalmente anche una vastissima intensità luminosa.

Non è sempre caldo ciò che illumina

La nostra esperienza comune ci fa pensare che per illuminare, il fuoco debba anche riscaldare ed è per tale motivo che pensiamo che Sole e stelle siano astri incandescenti e quindi luminosi.

Eppure gli scienziati moderni stanno rivalutando questo concetto e stanno cominciando ad ipotizzare che le stelle in generale siano corpi gassosi freddi.

Provando un po’ a riflettere, potremmo ricordare che ci è sempre stato detto che in cima alle montagne le temperature siano più fredde e anche nello spazio le temperature sono molto basse.

Fuoco del Cielo e fuoco della Terra

La luce del Sole diventa calda a contatto con la nostra atmosfera e le energie della Terra. È qui sul nostro pianeta che noi sperimentiamo il calore (che è frutto di quel processo che alcuni scienziati chiamano entropia).

Eppure il Sole emette un’energia intensissima e ne abbiamo parlato ampiamente negli articoli precedenti parlando per esempio dei colori e del Logos. Solo che questa energia non è calda, non brucia, non crea combustione. Tant’è che piante, animali ed esseri viventi che si nutrono proprio dell’energia del Sole, non bruciano, non si consumano e anzi, sono vitali e fiorenti.

Fuoco biblico

Prima di proseguire il discorso sul fuoco freddo, facciamo un piccolo viaggio nel mondo biblico perché in esso (Esodo 3) viene descritto proprio un fuoco con un’energia fredda.

Esodo 3,1-5

1 Ora Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, e condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l’Oreb. 2 L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco in mezzo a un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva nel fuoco, ma quel roveto non si consumava. 3 Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a vedere questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?». 4 Il Signore vide che si era avvicinato per vedere e Dio lo chiamò dal roveto e disse: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!». 5 Riprese: «Non avvicinarti! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è una terra santa!». 

Fuoco alchemico

In alchimia, la scienza che studia la chimica e la fisica delle realtà più sottili (cioè delle energie ad altissime vibrazioni), il fuoco è un elemento trasmutatore. Esso è infatti un elemento che è in grado di purificare togliendo le scorie e lasciando solo ciò che è risonante con le frequenze di un certo elemento.

Il fuoco delle realtà più sottili è un fuoco che non toglie l’energia vitale e anzi la amplifica. Questo è in contrasto con ciò che sperimentiamo con il fuoco comune che ritroviamo nella nostra quotidianità.

Sappiamo tutti quanto sia pericoloso il fuoco, quindi facciamo sempre attenzione a utilizzarlo con prudenza e grande maestrìa.

Fuoco nelle origini

Molto probabilmente in origine, sul nostro pianeta le energie erano così alte, così benefiche per cui anche il fuoco era di natura diversa.

Era forse in grado di donare grande energia senza il pericolo di bruciare o addirittura incenerire.

Sono ipotesi che potranno essere confermate o smentite man mano che la ricerca nei confronti della vera storia del nostro pianeta verrà approfondita. Di questo argomento ci occuperemo nei prossimi articoli, cercando di offrire nuove possibili visioni in merito alle nostre origini.

Fuoco che incenerisce

Molte culture parlano di un decadimento del nostro pianeta dopo un benessere iniziale. La cosiddetta caduta o peccato originale. A causa di questo processo, le energie furono sconvolte e anche la vita sul nostro pianeta mutò drasticamente.

Si può ipotizzare che anche il fuoco perse quelle sue caratteristiche alchemiche: donare energie e vitalità senza incenerire o essere pericoloso.

Adesso, sperimentiamo gli effetti di quella caduta per cui il fuoco è ancora un elemento ad alte energie, ma queste energie non sono ancora in grado di garantire vitalità perfetta.

Rosso come il fuoco, violetto come il fuoco alchemico

Il fuoco nell’esperienza quotidiana ha un colore che tendo al rosso (a volte arancione o giallo). È questo il fuoco che raggiunge alte temperature e che incenerisce ciò che viene a contatto con esso.

Esiste però, per quel che abbiamo detto, anche un fuoco alchemico, o meglio esisteva nell’esperienza della Terra delle origini o nelle esperienze degli alchimisti. Il colore di questo fuoco tende invece al rosa, al violetto, al magenta. È questo il vero fuoco che purifica, che trasmuta. È il fuoco prodotto dalla Fiamma Violetta. Avremo modo di approfondire questi argomenti.

Fuoco come elemento maschile

Nonostante questo decadimento, il fuoco è pur sempre un elemento che emette energie intense e utili al nostro quotidiano: il fuoco è importante per scaldarci e per illuminare le notti.

Per tali caratteristiche, esso è considerato un elemento dall’energia maschile ed è rappresentato da un triangolo equilatero con la punta rivolta in su.

Per esperienza comune notiamo anche che l’energia del fuoco sale verso l’alto: è un’energia che si espande.

Fuoco e terzo chakra

Il fuoco è associato al terzo chakra, il chakra del plesso solare, individuato dal colore giallo: Manipura.

Quando il plesso solare è in armonia, l’energia del chakra è molto benefica e vitale, al contrario, quando il chakra non è armonioso, Manipura produce un fuoco che corrode l’organismo.

Come in Cielo così in Terra, come dentro, così fuori. Troviamo corrispondenze anche tra la storia della Terra e il nostro organismo: entrambi siamo soggetti alle stesse leggi universali.

Il benefico fuoco di Manipura trasmuta il cibo in energia vitale e libera l’organismo dalle scorie: ecco l’alchimia in noi.

Fuoco nell’esperienza dei bambini

Il fuoco è un elemento che solitamente viene tenuto lontano dall’esperienza dei bambini, proprio perché ne conosciamo la pericolosità.

Eppure, con prudenza e sotto la vigilanza amorevole degli adulti, può essere davvero entusiasmante vedere come i bambini interagiscono con il fuoco.

Dal semplice atto di accendere il fuoco per cucinare, al magico atto di accendere una candela per la preghiera o la meditazione. Al complesso atto di accendere un fuoco con la legna, in campagna, per riscaldare o illuminare la notte e vigilare, per mantenerlo acceso e custodirlo, affinchè non si espanda troppo.

Gestire un fuoco implica l’assunzione di grandissime respons-abilità e per tale motivo è molto utile che i nostri bambini imparino gradualmente a governarlo.

Osservando la fiamma

Un esercizio molto utile per incrementare le capacità di concentrazione dei nostri bambini è quello di osservare gradualmente sempre più una fiamma (ad esempio quella di una candela).

Questo esercizio, in realtà aiuta chi osserva ad ampliare i suoi extra-sensi (qui e qui), a connettersi con le frequenze solitamente non visibili. Si attiva il sesto chakra e quindi si amplia la capacità di visione di energie di varie frequenze.

Questo esercizio può essere proposto ai più piccoli gradualmente. Chiediamo cosa provano, cosa accade in loro e alle loro percezioni.

Fateci conoscere le vostre esperienze con il fuoco e le fiamme qui nei commenti oppure nella mia pagina Facebook.

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Con amore e gioia

Monica


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