Continuando il discorso sugli elementi della creazione, ora andiamo più nello specifico, esaminando le energie di ciascuno di loro e il loro potere.

Conoscendo sempre più queste tematiche, avremo modo di interagire con maggiore consapevolezza con le realtà intorno a noi.

Per dare un certo ordine alla nostra narrazione, iniziamo a presentare gli elementi più densi. Ecco che in questo articolo parliamo della terra: l’elemento più denso e concreto.

Un po’ di ripasso

Negli articoli precedenti del mio blog in PAPPOBALENO abbiamo conosciuto il mondo delle energie.

Siamo partiti dalla sorgente della luce che è il fotone/gravitone (qui, qui e qui) che genera le forme che troviamo in natura ( qui, qui, qui e qui ).

Abbiamo parlato dei numeri e dei codici (qui, qui, qui, qui e qui) e delle forme geometriche sacre che si trovano in natura che venivano utilizzate in arte o in tecnologia dalle civiltà antiche e anche tuttora per equilibrare le energie circostanti (qui, qui, qui e qui).

Abbiamo conosciuto anche i sette colori dell’arcobaleno (qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui), il bianco (qui), il nero (qui e qui) e l’invisibile (qui) perché generano energie specifiche proprio come fa il suono (qui e qui).

Nell’ultimo articolo siamo passati all’argomento dei cinque elementi, ovvero i quattro elementi che costituiscono la nostra realtà e la quintessenza che tutto permea (qui).

Partiamo dalle basi

Per iniziare bene, è importante partire dalle basi e la base su cui poggiamo tutta la nostra realtà è il solido e concreto suolo, la terra che calpestiamo. Le rocce, i sassolini, le grotte, le pianure, le colline e le montagne.

È terra anche la vegetazione: una volta matura, secca, appassita, si trasforma in humus che feconda.

Infatti, le caratteristiche dell’elemento terra sono sostenere e nutrire.

Energia femminile, nutriente e vitale

I filosofi antichi, definivano l’energia della terra come energia prettamente femminile perché nutre come una madre e accoglie proprio come l’utero materno.

L’energia della terra, come suolo, e anche della Terra, come Gaia, il nostro pianeta. Entrambe sono energie femminili, energie che donano vita, che la creano.

Il simbolo della terra è infatti un triangolo equilatero con la punta rivolta verso giù e sbarrato orizzontalmente. Il triangolo con la punta in giù ricorda la coppa, ricorda l’utero materno, accoglienti e nutrienti.

La terra è la materia

Tutto intorno a noi è intriso di energia. L’energia è ovunque anche se spesso non la percepiamo, non la vediamo, semplicemente perché le sue frequenze sono elevate, per cui i nostri sensi non riescono a percepirla. Ma quando questa energia ha frequenze più basse, ecco che essa assume consistenza più tangibile, più percepibile sia alla vista che addirittura al tatto.

Così, la terra densa è semplicemente un’energia di vibrazioni più basse, energia che diventa materia solida, palpabile.

Terra delle origini

Nelle tradizioni più antiche la terra in origine aveva un’energia e una valenza ancor più specifica. Essa indicava la Terra del giardino di Eden, la casa in cui i figli di Dio prosperavano eternamente perché Eden era ricchissimo di energia (di Eden parleremo prossimamente).

Ogni cosa viveva in perfezione perché la terra era intrisa di un’energia molto più elevata.

Ad un certo punto si ruppe l’equilibrio che manteneva energie limpide e pulite in Eden e così la terra perse anche certe sue specificità. Rimase comunque l’elemento nutriente e che accoglie la vita. Ma questo tipo di vita divenne diverso per gli abitanti della terra, che non era più Eden.

Terra e primo chakra

Quando abbiamo parlato delle energie del colore rosso, abbiamo scoperto che esso è associato ad un centro energetico del nostro corpo: il primo chakra (Muladhara).

Il primo chakra è il chakra che ci connette ai mondi concreti: è la nostra radice che ci àncora alla realtà. E così Muladhara è associato alla terra proprio per queste caratteristiche.

Più salde sono le radici, più l’albero può allungare in sicurezza i suoi rami. Quindi più un’anima è ben ancorata alla dimensione materiale, più ha possibilità di estendersi ai mondi spirituali. Per facilitare questo processo viene spesso suggerito all’anima di connettersi alla natura, al mondo minerale, vegetale e animale, perché la terra, con la sua energia di nutrizione e di cura, alimenta l’anima e le consente di crescere sempre più.

L’anima a contatto con la terra

In base a quanto detto sopra, l’anima che è a contatto con la natura (le energie della terra), ha la possibilità di conoscersi, di ritrovarsi, di crescere e di orientarsi nel suo cammino evolutivo.

È fondamentale mantenere il contatto con la terra perché appunto essa ci dona sostentamento.

Nella nostra società non è semplice tornare ad avere un contatto genuino con la natura perché le città sono costituite prevalentemente da elementi artificiali. Così l’anima si disorienta e non ha modo di evolvere in equilibrio.

Chi vuole ritrovare se stesso, può farlo proprio a contato con le energie della terra, in natura.

Terra nell’esperienza dei bambini

La terra è un elemento che è molto congeniale all’energia e all’esperienza dei bambini. Essa rappresenta il grembo materno avvolgente e protettivo. I bambini, tornando a contatto con la terra, trovano sicurezza e nella sicurezza hanno l’opportunità di crescere in serenità.

Sin dalla prima infanzia è fondamentale che con i loro sensi, soprattutto col tatto, possano entrare a contatto con la terra, con gli elementi naturali.

Quanto è importante per loro fare un po’ come Peppa Pig che salta su e giù nelle pozzanghere di fango.

Infatti, per i bambini è utilissimo sperimentare la consistenza del fango, sperimentare cosa accade ad esso quando è bagnato e poi si asciuga, come cambia e che sensazioni giungono a essi nel manipolarlo. Tutto ciò dona loro grandi opportunità di conoscenza.

Ulteriori esperienze concrete per i nostri bambini

Plasmare il fango, plasmare la terra, dà loro la possibilità di alimentare la fantasia in libertà e di affinare quelle competenze e consapevolezze che sono proprie del manipolare, del compiere atti fino-motori o anche grosso-motori (usando termini cari alla psico-pedagogia).

In natura ritrovano occasioni illimitate per mettersi in gioco, per sperimentare e per conoscersi.

La solidità dell’elemento terra pone anche certi vincoli e questi vincoli invitano il bambino a trovare soluzioni fantasiose a certi contesti.

Tutto questo è utilissimo per gli autoapprendimenti dei nostri bambini e per la loro autostima e crescita armoniosa.

Fateci conoscere le vostre esperienze con l’elemento terra qui nei commenti oppure nella mia pagina Facebook.

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Con amore e gioia

Monica


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