I Cieli della creazione originaria erano molto diversi da quelli che osserviamo attualmente sopra di noi. Attraverso il racconto della quarta generazione nella Genesi, tradotta dal nostro amico Fernand Crombette, lo scopriremo.

Capiremo che esisteva un sistema solare binario, proprio come in molte altre galassie intorno a noi.

Infatti, nella Genesi si dice che originariamente sia il Sole che la Luna erano incandescenti, cioè stelle luminose.

Intanto, un breve riassunto

Con il blog di PAPPOBALENO, abbiamo conosciuto la sorgente della luce, il fotone/gravitone (qui, qui e qui) che genera le forme che troviamo in natura ( qui, qui, qui e qui ).

In seguito, abbiamo parlato dei numeri, dei codici (qui, qui, qui, qui e qui) e delle forme geometriche sacre che si trovano in natura che sono da sempre utilizzate per equilibrare le energie circostanti (qui, qui, qui e qui).

Proseguendo le nostre scoperte, abbiamo conosciuto l’energia dei colori dell’arcobaleno (qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui), del bianco (qui), del nero (qui e qui), dell’invisibile (qui) e del suono (qui e qui).

Quindi, abbiamo imparato che esistono i cinque elementi, o meglio i quattro elementi che costituiscono la nostra realtà ela quintessenza che tutto permea (qui).

Abbiamo approfondito la conoscenza di ciascun elemento: terra (qui), acqua (qui), aria (qui),  fuoco (qui) e quintessenza (qui).

Infine abbiamo parlato della creazione originaria, prendendo spunto dagli studi di F. Crombette (qui) e iniziato a parlare della prima generazione del Logos (qui), della seconda generazione dell’acqua (qui) e della terza generazione della terra/Terra (qui), comprendendo che proprio dalle origini i cinque elementi hanno prodotto la nostra realtà.

Quarto giorno: la luce maggiore e la luce minore

Partendo dal testo della Genesi, nella sua traduzione ufficiale al Capitolo 1, parlando del quarto giorno della creazione, leggiamo che nel firmamento furono create due luci, una maggiore e una minore.

14 Dio disse: «Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni 15 e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne: 16 Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. 17 Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra 18 e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. 19 E fu sera e fu mattina: quarto giorno.

Le luci nel firmamento

Secondo quanto emerge da questa traduzione, furono create due luci grandi nel firmamento, molto verosimilmente il Sole e la Luna, anche se non vengono nominati in maniera esplicita.

Vengono collocate nel firmamento del cielo e, in base a quello che abbiamo compreso nell’articolo che parlava della seconda generazione della nostra realtà, che questo firmamento era un anello di vapore, una sfera di vapore che avvolgeva la nostra atmosfera per proteggerci dal calore eccessivo.

Quindi non furono collocati totalmente al di fuori della nostra atmosfera (la sfera di vapore), ma all’interno di essa. Probabilmente ad una distanza che consentisse un equilibrio nelle elevate energie prodotte dalle due luci.

Il Sole e la Luna portati all’infiammazione

Adesso analizziamo il testo tradotto da Crombette.

14-15 Oltre alle parole da Lui proferite anteriormente, Ehélohidjm concepì di nuovo di lanciare questa parola: “É GIUNTO IL MOMENTO DI PORTARE ALL’INFIAMMAZIONE IL SOLE E LA LUNA deficienti che si muovono circolarmente, posti sospesi, PRIVI DI LUCE; DI RENDERLI GASSOSI PER FARLI RISPLENDERE AFFINCHÉ SEPARINO I TEMPI DELLA NOTTE E DEL GIORNO, E SEPARINO CIÒ CHE È VECCHIO DA CIÒ CHE È NUOVO, E DIVIDANO IN TEMPI CONVENIENTI LA LUNGA DURATA DELLE GENERAZIONI, E MISURINO ESATTAMENTE I GIORNI DELLA VITA DEGLI UOMINI E IL POSTO DELLE GENERAZIONI FINO AL TEMPO DELLA VITA SUPERIORE (IN CUI) LE GENERAZIONI ESISTERANNO IN PERMANENZA”. Per far giungere alla loro piena gloria il sole e la luna deficienti che si muovevano circolarmente sposti sospesi privi di luce, Egli LI PORTÒ ALL’INFIAMMAZIONE ACCELERANDO IL MOTO INTERNO DI CUI ERANO DOTATI, affinché risplendendo facessero vedere la faccia della terra. Ciò fu fatto molto convenientemente.

Il Sole e la Luna come conduttori e maestri

16-17 Operando convenientemente allo scopo di fare ciò, Ehélohidjm fece sì che in tempo OPPORTUNO I DUE GROSSI DISCHI CHE SI ELEVANO IN ALTO ARRIVASSERO ALL’INFIAMMAZIONE. Egli FECE BRILLARE, affinché fosse nella pienezza della gloria, PRIMA IL GROSSO DISCO CHE VA IN TESTA COME CONDUTTORE E MAESTRO DELLA MARCIA REGOLARE DEL CORSO DEI GIORNI CHE PRODUCE; FECE POI BRILLARE, affinché fosse nella pienezza della sua gloria, IL GROSSO DISCO CHE VIENE IN SECONDO LUOGO COME CONDUTTORE E MAESTRO DELLA MARCIA REGOLARE DELLE CONGIUNZIONI DELLA SERA CON LO SPUNTARE (DEL GIORNO). Egli VI AGGIUNSE GLI ALTRI ASTRI CHE SI VEDONO MARCIARE SERPEGGIANDO; ciò fu fatto molto convenientemente.

Tutto era puro

18-19 Ehélohidjm, avendo portato all’infiammazione la faccia del sole e della luna deficienti che si muovevano circolarmente, posti sospesi privi di luce, ed avendoli dotati di luce accelerando il moto interno di cui erano dotati affinché si vedesse la faccia della terra, ed avendoli posti come potenti conduttori, l’uno, del corso dei giorni che produce, e l’altro, delle congiunzioni della sera con lo spuntare del giorno, ed avendo fatto apparire i brillanti che sono simili a serpenti, lanciati dal primo per formare il suo ornamento, e che seguono la loro curva intorno ad esso, sospesi nelle tenebre, Ehélohidjm osservò saggiamente che queste cose erano pure. Ciò che, prima che la Parola fosse pronunciata, era nascosto al principio, fu visto alla fine, dopo che la Parola fu pronunciata. La generazione così prodotta fu la quarta.

Firmamento: una parola chiave

Confrontando le due traduzioni, si osserva che nella versione ufficiale si usa il famoso termine firmamento, mentre nello stesso passaggio, nella traduzione di Crombette, si adopera l’espressione che si muovono/muovevano circolarmente. Ancora una volta, la parola firmamento non è usata per indicare il cielo, ma per indicare proprio qualcosa che si muove. Lo avevamo già detto nell’articolo in cui parlavamo della seconda generazione e nel paragrafo Le luci nel firmamento: questo firmamento corrispondeva all’ anello di vapore, una sfera di vapore che avvolgeva la nostra atmosfera.

In entrambi i casi, la traduzione ufficiale, non rende in maniera efficace il significato del testo originario perchè esso descrive qualcosa che si muove.

Due astri luminosi nella nostra atmosfera

Fatte queste premesse, comprendiamo che nella nostra atmosfera, all’interno del velo acqueo, furono collocati sia il Sole che la Luna. Inoltre, da quanto emerge dalla traduzione di Crombette, entrambi furono dotati di luce propria, accelerando il movimento in loro stessi.

16-17 (…) Ehélohidjm fece sì che (…) I DUE GROSSI DISCHI CHE SI ELEVANO IN ALTO ARRIVASSERO ALL’INFIAMMAZIONE.

Prima iniziò a brillare il Sole, affinchè regolasse il corso dei giorni:

Egli FECE BRILLARE (…) PRIMA IL GROSSO DISCO CHE VA IN TESTA COME CONDUTTORE E MAESTRO DELLA MARCIA REGOLARE DEL CORSO DEI GIORNI CHE PRODUCE;

e in seguito fu fatta brillare la Luna affinchè governasse le congiunzioni della sera con lo spuntare del giorno:

FECE POI BRILLARE (…) IL GROSSO DISCO CHE VIENE IN SECONDO LUOGO COME CONDUTTORE E MAESTRO DELLA MARCIA REGOLARE DELLE CONGIUNZIONI DELLA SERA CON LO SPUNTARE (DEL GIORNO) (…).

Giorno e notte oppure qualcos’altro?

Nel passaggio della traduzione ufficiale leggiamo così:

16 Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte,

Nella traduzione operata da Crombette, invece, troviamo queste espressioni più complesse.

16-17 (…) Ehélohidjm fece sì che (…) I DUE GROSSI DISCHI CHE SI ELEVANO IN ALTO ARRIVASSERO ALL’INFIAMMAZIONE. Egli FECE BRILLARE (…) PRIMA IL GROSSO DISCO CHE VA IN TESTA COME CONDUTTORE E MAESTRO DELLA MARCIA REGOLARE DEL CORSO DEI GIORNI CHE PRODUCE; FECE POI BRILLARE (…) IL GROSSO DISCO CHE VIENE IN SECONDO LUOGO COME CONDUTTORE E MAESTRO DELLA MARCIA REGOLARE DELLE CONGIUNZIONI DELLA SERA CON LO SPUNTARE (DEL GIORNO) (…).

Un mistero da risolvere

Il significato delle espressioni usate da Mosè, autore della Genesi, nel raccontarci la quarta generazione, non è di semplice comprensione. E io non vi darò delle interpretazioni certe. Anche Crombette non andò ad approfondire il discorso per come fece in altri contesti e si limitò alla semplice traduzione.

Possiamo solo fare alcune ipotesi e provare a confrontarci tra di noi, confrontandoci anche con altre fonti.

Possiamo supporre per esempio che il Sole e la Luna avessero due ruoli differenti, due ruoli complementari. Possiamo pensare che il Sole governasse energie di un certo tipo e la Luna governasse quelle complementari. Non tanto, nello specifico, per come sembra dalla traduzione ufficiale, che il Sole governasse il giorno e la Luna la notte.
Le mie sono soltanto ipotesi e potrà essere interessante trovare nuove chiavi di lettura.

Energia maschile ed energia femminile in perfetto equilibrio

L’unica ipotesi che mi sento di avanzare è che il Sole governasse energie di carattere maschile e la Luna energie di carattere femminile. È un’ipotesi, in realtà, che nasce dalla consuetudine che abbiamo di attribuire queste energie ai nostri due astri luminosi in cielo. Non è una novità. La novità però sarebbe quella che sia Sole che Luna all’origine avessero la stessa natura. Entrambi erano stelle che risplendevano, per come si dice, di luce propria.

Quindi, in origine, la Luna non aveva l’aspetto che ha adesso: era di natura completamente differente. Come sia avvenuta la sua trasformazione non emerge in modo chiaro in questi passaggi del libro della Genesi. E forse al momento non serve neanche soffermarci su ciò. Piuttosto, può essere utile comprendere cosa potesse produrre un secondo astro luminoso nei nostri cieli e capire se questo è compatibile con gli equilibri dell’Universo.

Un Sistema binario nei nostri Cieli

La presenza di due astri luminosi nei nostri cieli delle origini, ci fa pensare all’esistenza di un sistema solare binario, cioè con due soli.

Questa ipotesi non è del tutto impossibile perché nell’Universo, altri sistemi stellari sono binari, cioè esistono due stelle con i loro pianeti.

Osservando la struttura del nostro sistema solare, inoltre, ci giunge la conferma che esso è predisposto ad essere di carattere binario. Infatti le orbite dei pianeti che ruotano attorno al sole, non sono circolari, con un solo centro attorno al quale i pianeti si muovono. Vi sono due centri (due fuochi, si dice), di cui uno è occupato proprio dal Sole e l’altro risulta essere vuoto. Eppure la sua energia c’è perché i pianeti ne sentono la presenza e compiono orbite ellittiche e non circolari.

Fonti alternative: Luna-Sole

Oltre alla Bibbia (Genesi, in particolare), possiamo considerare fonti alternative. Negli ultimi anni ho letto con grande interesse le opere di Daniel Meurois e Anne Givaudan (qui, qui, qui e qui) in cui si parla dell’antica comunità degli Esseni, un popolo che discendeva dagli antichi Atlantidei, che poi si spostarono in Egitto e anche in Palestina. Da questo popolo nacque anche Gesù.

Come tradizione di questo popolo c’era quella di essere particolarmente devoti di un astro, che raffiguravano sempre con otto punte e che chiamavano Luna-Sole.

Le otto punte richiamano la forma di Heretz, di cui abbiamo parlato nell’articolo precedente. Il nome Luna-Sole, parla di una Luna risplendente come un sole.
Sono interessanti queste piccole tessere di questo misterioso puzzle? Proseguiamo le nostre investigazioni.

Il mito greco del Sole e della Luna

I miti antichi nascondono verità interessanti, quando vengono letti in prospettive particolari.

Il popolo greco, aveva un mito specifico che riguardava il Sole e la Luna. Infatti, nel mito greco, questi due astri erano governati da due dèi specifici. Essi erano Apollo e Artemide, figli di Zeus, il padre degli dèi, e di Leto, una dei Titani. Essi erano due gemelli, cioè erano molto simili tra di loro. Così il Sole e la Luna nacquero come gemelli, con molte similitudini. Anche i Greci ne erano consapevoli.

Il mito greco, inoltre, aggiunge particolari interessanti alla faccenda. Mentre il dio del Sole era solamente Apollo, come dee della Luna ne esistevano ben tre: Afrodite e poi Selene ed Ecate.

Il significato del nome Selene indica Luce nuova, cioè una Luna che forse arrivò dopo la Luna antica (Artemide). Ecate invece era la Luna calante.

Probabilmente questo mito, queste dèe lunari ci parlano di cambiamenti che questo astro ha subìto nel corso del tempo, delle ere.

Una conferma da Crombette

Crombette, continuando la sua traduzione della Genesi, cita uno dei patriarchi, Enoc, che nella traduzione originaria si chiamava: ECHANOOUKE.  Ora, sotto questa forma, questo nome si può tradurre col copto in chiaro: QUELLO CHE È NATO NEL MOMENTO IN CUI LA LUNA AVEVA PERSO LA SUA ATTIVITÀ.

Quindi proprio il testo biblico ci parla di un cambiamento della Luna: una Luna che perde la sua attività.

Nel brano che abbiamo letto sopra, abbiamo capito che la Luna fu portata all’infiammazione, accelerando il suo moto interno (proprio come avvenne nel Sole). Ad un certo punto, questo movimento fu forse rallentato e la Luna perse la sua attività (Ecate, Luna calante). In Cielo sorse una Luce nuova (Selene).

Sono ipotesi suggestive, ne riparleremo nei prossimi articoli.

Quarta generazione per i nostri bambini

Quello che abbiamo scoperto, grazie alla traduzione della Genesi di Crombette, può essere proposto come spunto di riflessione per i nostri bambini. Innanzitutto, si possono invitare, soprattutto i più grandicelli, a fare delle ricerche in merito ai miti che parlano sia del Sole che della Luna. Miti di varie origini, non solo i miti greci che abbiamo citato sopra.

Attraverso queste ricerche si potrebbero trovare punti in comune con quanto emerso dalla traduzione di Crombette. Si potrebbe provare a capire che aspetto avessero i nostri Cieli in origine.

Possiamo provare a ricreare un modellino 3D del sistema solare con due soli e cercare quali siano gli altri sistemi stellari binari. Compiere altre ricerche per capire che questo modello esiste già nel nostro universo.

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Con amore e gioia

Monica


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