Continuiamo il nostro viaggio nella creazione del nostro mondo, scopriamo cosa accadde nella seconda fase di creazione, nella seconda generazione.
Lo facciamo ancora una volta, prendendo come punto di riferimento il testo della Genesi, sia nella sua traduzione ufficiale, sia nella traduzione operata dal francese Fernand Crombette.
Ricordiamo che ai tempi di quella creazione delle origini, le frequenze erano altissime e il Logos aveva pieno potere di manifestazione. È utile ricordare ciò perché in tal modo possiamo ipotizzare cosa le altissime frequenze siano capaci di produrre. Infatti a breve, nel nostro pianeta, i livelli di energia cresceranno esponenzialmente e tutto verrà rinnovato dalle benefiche frequenze del Logos.
Un breve riassunto
Nei primi articoli del mio blog in PAPPOBALENO abbiamo conosciuto la sorgente della luce, il fotone/gravitone (qui, qui e qui) che genera le forme che troviamo in natura ( qui, qui, qui e qui ).
Abbiamo anche imparato che i numeri, i codici (qui, qui, qui, qui e qui) e le forme geometriche sacre che si trovano in natura sono da sempre utilizzate per equilibrare le energie circostanti (qui, qui, qui e qui).
Abbiamo anche conosciuto il mondo delle energie dei colori dell’arcobaleno (qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui), del bianco (qui), del nero (qui e qui), dell’invisibile (qui) e del suono (qui e qui).
Ultimamente abbiamo parlato dei cinque elementi, o meglio dei quattro elementi che costituiscono la nostra realtà edella quintessenza che tutto permea (qui).
Abbiamo quindi presentato ogni singolo elemento: terra (qui), acqua (qui), aria (qui), fuoco (qui) e quintessenza (qui).
Abbiamo cambiato argomento conoscendo la creazione originaria, prendendo spunto dagli studi di F. Crombette (qui) e iniziato a parlare della prima generazione del Logos (qui).
Conoscere il passato per immaginare il futuro
Rileggereil testo della Genesi tradotto da Crombette, ci aiuta a ricostruire il passato con sempre maggiori dettagli. C’è molta scientificità per come dicevamo nell’articolo precedente, in questo testo così antico.
Le leggi teorizzate dalla fisica quantistica si esprimevano a perfezione nelle condizioni in cui si trovava il nostro mondo alle origini.
E allora, per averne conferma, adesso andiamo subito a controllare, facendo un excursus tra varie fonti.
Continuiamo il nostro discorso ripartendo dal secondo momento della creazione, dalla seconda generazione.
Il secondo giorno della creazione
La cosa che più si evidenzia è che dopo la creazione delle energie e la manifestazione del Logos, il secondo elemento che viene creato, o quanto meno organizzato in un sistema armonico, è l’acqua e per chi conosce gli studi del dottor Masaru Emoto, si può comprendere benissimo il motivo di questa scelta.
E ora andiamo nei dettagli, rileggiamo il passaggio, nella traduzione ufficiale:
Genesi 1
6 Dio disse: «Sia il FIRMAMENTO in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». 7 Dio fece il FIRMAMENTO e separò le acque, che sono sotto il FIRMAMENTO, dalle acque, che son sopra il FIRMAMENTO. E così avvenne. 8 Dio chiamò il FIRMAMENTO cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
La seconda generazione
Ed ora vediamo lo stesso passaggio nella traduzione di Crombette.
6 Oltre alle parole proferite anteriormente, Ehélohidjm concepì di nuovo di lanciare una parola per far ruotare in alto UN VELO ANULARE COME UNA FASCIA VISCHIOSA, facendo sollevare le acque profonde come impasto, innalzandole e facendole salire finché il moto le avesse allargate e liberate proiettandole; ESSE AVREBBERO COSÌ PROTETTO DAL CALDO ECCESSIVO E DATO UN ARCOBALENO VARIOPINTO. In tal modo una parte delle acque sarebbe stata separata dall’altra parte delle acque quando esse avrebbero cessato la loro azione.
Un anello in Cielo
7-8 Operando convenientemente a questo scopo intorno, Ehélohidjm fece ruotare il sistema che formò in alto UN ANELLO; saggiamente, Egli fece salire questo fluido in gocce, il che separò la parte delle acque che erano accumulate nello spazio intermedio, sotto il cerchio universale, estendendosi come UN VELO SULLA SUA FACCIA E RUOTANDO IN ALTO, e separò a fronte la parte delle acque che erano raccolte nel luogo posto al di sotto della faccia del velo che ruotava in alto, il che fu fatto molto convenientemente. Saggiamente, Ehélohidjm chiamò quest’altro spazio avente l’aspetto di un velo che ruotava in alto: IL MOTO CIRCOLARE INTORNO AI CIELI.
Ciò che, prima della Parola, era nascosto al principio, fu, dopo la Parola, ciò che fu visto alla fine. La generazione così prodotta era la seconda.
Alcune parole chiave
Notiamo la differenza nelle parole evidenziate sia nella traduzione ufficiale, che in quella di Crombette, andando ad analizzarle passo dopo passo.
Dio disse: «Sia il FIRMAMENTO (…) (traduzione ufficiale)
(…) Ehélohidjm concepì di nuovo di lanciare una parola per far ruotare in alto UN VELO ANULARE COME UNA FASCIA VISCHIOSA, (…) ESSE AVREBBERO COSÌ PROTETTO DAL CALDO ECCESSIVO E DATO UN ARCOBALENO VARIOPINTO. In tal modo una parte delle acque sarebbe stata separata dall’altra parte delle acque quando esse avrebbero cessato la loro azione. (traduzione di Crombette)
Una differenza profonda
C’è una profonda e sostanziale differenza tra ciò che ci giunge dalla traduzione ufficiale e il messaggio che arriva tramite Crombette.
Ciò che da decenni chiamiamo FIRMAMENTO, non è il Cielo che noi intendiamo al momento, ma un anello di vapore, una sfera di vapore che avvolgeva la nostra atmosfera per proteggerci dal calore eccessivo. Questo anello di vapore filtrava i raggi solari e li scomponeva creando un arcobaleno perenne.
Cieli variopinti e non cieli blu nella creazione originaria. Il sole in tali condizioni non si scorgeva proprio perché coperto da queste acque di sopra.
Il moto circolare intorno ai cieli
7 Dio fece il FIRMAMENTO e separò le acque, che sono sotto il FIRMAMENTO, dalle acque, che son sopra il FIRMAMENTO. E così avvenne. 8 Dio chiamò il FIRMAMENTO cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno. (traduzione ufficiale)
7-8 Operando convenientemente a questo scopo intorno, Ehélohidjm fece ruotare il sistema che formò in alto UN ANELLO; saggiamente, Egli fece salire questo fluido in gocce (…) estendendosi come UN VELO SULLA SUA FACCIA E RUOTANDO IN ALTO (…) Saggiamente, Ehélohidjm chiamò quest’altro spazio avente l’aspetto di un velo che ruotava in alto: IL MOTO CIRCOLARE INTORNO AI CIELI. (traduzione di Crombette)
Acqua in movimento
Il nome che fu dato a questo anello, IL MOTO CIRCOLARE INTORNO AI CIELI, ci parla di acqua in continuo movimento nella nostra atmosfera.
L’acqua in movimento continuo è un’acqua ricchissima di energie. Gli studi del dottor Masaru Emoto ce lo confermano. L’acqua non è fatta per ristagnare.
Un’acqua così carica di energia generava un’atmosfera immensamente benefica, capace di donare vita in abbondanza nell’ambiente.
Tutti i colori dell’arcobaleno presenti nei cieli contribuivano a offrire equilibrio pieno e consentivano che la luce fosse sempre presente nella realtà. Infatti non c’era un’alternanza di giorno o di notte, ma un giorno perenne e tutto era sempre illuminato.
Frequenze arcobaleno, frequenze di vita
Ho dedicato numerosi articoli del mio blog per descrivere le energie dei colori (qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui).
Ciascun colore ha una sua specifica azione, una specifica proprietà. Così un cielo blu produce specifiche energie e un cielo arcobaleno ne produce infinite di più.
Ciascun colore rappresenta una frequenza specifica e ha la capacità di attivare sensazioni, gli stati d’animo, governare organismi viventi e interagire con l’ambiente.
Le varie combinazioni generavano qualcosa di unico e benevolo.
Ecco perché la vita alle origini era sovrabbondante e non esistevano malattie e morte.
Le acque di sopra e le acque di sotto, acque in abbondanza
Dal testo tradotto da Crombette, si scopre anche che le acque furono separate in due gruppi: le acque di sopra (in cielo) e le acque di sotto (sulla superficie della Terra). Queste ultime furono raccolte in un unico luogo.
L’acqua era presente ovunque e ciò consentiva alle energie del Logos di fluire attraverso l’acqua ovunque nel nostro pianeta.
Acqua in abbondanza e Logos in abbondanza. Ancora un’ulteriore prova del fatto che la vita sulla Terra ai tempi era davvero abbondante, potremmo dire, eterna, perché gli esseri viventi in queste condizioni non sperimentano malattia, dolore e morte.
Una culla per la vita
A questo punto della creazione, non vi erano ancora creature viventi sulla faccia della Terra.
Nel corso della prima generazione, fu creata la Luce, nel corso della seconda l’acqua.
Tutto per preparare un ambiente favorevole alla nascita delle forme di vita, dalle più semplici alle più complesse.
Ogni cosa fu generata in gradualità e seguendo un piano specifico. Un’Intelligenza governava tutto ciò. Possiamo chiamarlo Dio, possiamo chiamarlo legge universale, in entrambi i casi stiamo parlando di profonde Sapienza e Amore.
La creazione NON è nata per far sperimentare sofferenza e a buona ragione si dice che la Terra fu creata come un Paradiso.
Arcobaleni nei nostri cieli
Al giorno d’oggi non abbiamo più arcobaleni perenni nel nostro Cielo. Il cielo che vediamo è di colore prevalentemente blu, a volte rosso, grigio, nero, blu (durante la notte) o colori simili. Gli arcobaleni li vediamo solo dopo la pioggia e ci donano sempre tanto stupore e gioia. Probabilmente, in maniera inconscia ci ricordano il benessere che si provava in presenza di un arcobaleno perenne nei cieli.
Anche nella Bibbia è riportato un episodio che indica che l’arcobaleno è un segno di alleanza tra Dio e gli uomini. Noè quando scende dalla famosa Arca, dopo il diluvio universale e la distruzione del mondo, vede in cielo un arcobaleno e questo diventa il segno che Dio ha perdonato l’umanità.
A proposito di diluvio universale, vi siete mai chiesti da dove provenisse tutta quell’acqua? Questa è un’altra storia o forse no, sicuramente avremo modo di parlarne negli articoli successivi. Stay tuned.
La seconda generazione per i nostri bambini
Nel pdf omaggio che trovate iscrivendovi alla mia newsletter, i vostri bambini hanno a possibilità di conoscere l’importanza dell’acqua nella nostra esistenza. In esso parlo degli studi del dottor Masaru Emoto che ha scoperto la Magia dell’acqua.
Sono indicati tanti esercizi semplici e accattivanti per scoprire come l’acqua lavora nella nostra vita.
Ai bambini si può spiegare che l’acqua registra in sé tutte le energie dell’ambiente proprio come un registratore vocale e le ripropone a noi. Con le energie bellissime della seconda generazione, l’acqua era colma di energie ad altissima frequenza.
Acque di sopra e acque di sotto, acque di dentro e acque di fuori nell’esperienza dei nostri bambini
Continuando il discorso con i nostri bambini, si può proporre loro di riflettere sul fatto che l’acqua all’inizio della creazione è ovunque, sopra e sotto, e anche adesso lo è, dentro e fuori di noi.
Per cui l’acqua del nostro ambiente e l’acqua del nostro corpo può essere informata, proprio come ci ha insegnato a fare il dottor Masaru Emoto, non solo con le parole, ma anche coi colori. Come esperimento si possono usare bottiglie di vetro di vari colori per contenere l’acqua da bere. La luce filtrata dal vetro colorato darà informazioni specifiche all’acqua e ogni colore lavorerà con uno dei nostri chakra, i nostri centri energetici, di cui abbiamo parlato in alcuni articoli precedenti.
Aurore boreali, un bell’esempio di cieli arcobaleno
Coi nostri piccoli possiamo provare ad immaginare come sia un cielo colorato. Al giorno d’oggi abbiamo alcuni magnifici esempi con le aurore boreali. I raggi del sole vengono rifratti nell’acqua presente nell’atmosfera e così ci sono scie colorate in cielo. Di solito le aurore manifestano alcune frequenze colore. Il velo acque disposto in moto circolare nei cieli della seconda generazione, manifestava invece tutta la gamma di colori dello spettro elettromagnetico.
Fateci conoscere le vostre esperienze con la seconda generazione qui nei commenti oppure nella mia pagina Facebook.
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Con amore e gioia
Monica