La terza generazione nel racconto della Genesi, tradotta dal nostro amico Fernand Crombette, ci parla di un capolavoro della natura, una creazione fatta in perfetta armonia con le leggi naturali.

Abbiamo detto che all’inizio il Logos, la Quintessenza, aveva pieno potere di manifestazione, senza interferenze esterne, o per dirla con termini attuali, senza inquinamenti.

Scopriamo insieme allora cosa il Logos sia stato in grado di generare al terzo step del processo generativo della nostra realtà.

Ricordiamo insieme di cosa abbiamo parlato finora

In PAPPOBALENO, attraverso il mio blog, abbiamo affrontato diversi argomenti e siamo partiti dal conoscere la sorgente della luce, il fotone/gravitone (qui, qui e qui) che genera le forme che troviamo in natura ( qui, qui, qui e qui ).

Continuando il discorso, ci siamo resi che i numeri, i codici (qui, qui, qui, qui e qui) e le forme geometriche sacre che si trovano in natura sono da sempre utilizzate per equilibrare le energie circostanti (qui, qui, qui e qui).

Abbiamo anche parlato delle energie dei colori dell’arcobaleno (qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui), del bianco (qui), del nero (qui e qui), dell’invisibile (qui) e del suono (qui e qui).

Il discorso sulle energie è proseguito con la conoscenza dei cinque elementi, o meglio dei quattro elementi che costituiscono la nostra realtà edella quintessenza che tutto permea (qui).

E così abbiamo presentato ogni singolo elemento: terra (qui), acqua (qui), aria (qui),  fuoco (qui) e quintessenza (qui).

Ultimamente abbiamo affrontato l’argomento della creazione originaria, prendendo spunto dagli studi di F. Crombette (qui) e iniziato a parlare della prima generazione del Logos (qui) e della seconda generazione dell’acqua (qui), comprendendo così effettivamente come i cinque elementi hanno prodotto la nostra realtà.

La Pangea originaria

La mia curiosità mi aveva spinto, anni fa, a cercare nei vari studi di capire quale fosse l’aspetto del nostro pianeta alle origini. A scuola ci hanno insegnato che all’inizio esisteva un unico continente detto Pangea.

Attorno ad esso, un unico mare.

Attraverso la lettura del testo della Genesi Biblica tradotto da Crombette, sono emersi aspetti davvero unici. Nella Genesi questa Pangea è stata descritta nei minimi dettagli.

La sorpresa è stata indefinibile quando ho conosciuto la forma di questa Pangea ed ho scoperto come in essa tutti i continenti, anche quelli perduti, si ricomponessero in maniera perfettamente armonica!

Il terzo giorno della creazione

Prima diamo un’occhiata al testo della traduzione ufficiale per poi passare al testo tradotto da Crombette.

Genesi 1

9 Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l’asciutto». E così avvenne. 10 Dio chiamò l’asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. 11 E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: 12 la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. 13 E fu sera e fu mattina: terzo giorno.

Compaia l’asciutto: la creazione dell’elemento terra

Dal testo tradizionale, si comprende che dopo la creazione del Logos e dell’acqua, nella nostra realtà fu prodotto il terzo elemento alchemico, più denso e di energia femminile: la terra.

All’inizio ben due elementi densi e femminili: prima l’acqua e poi la terra, per accogliere le altissime energie del Logos (qui, qui e qui) e dare loro la possibilità di manifestarsi nel nostro piano dimensionale. Abbiamo parlato ampiamente delle caratteristiche di questi due elementi negli articoli precedenti e ora possiamo comprendere il perché di questa scelta, che non è per nulla casuale, ma è appunto dettata da una Sapienza Universale che tutto governa.

Ora andiamo a scoprire nei dettagli come l’elemento terra fu organizzato attraverso le energie del Logos.

La terra nella traduzione di Crombette

9 Oltre alle parole anteriormente proferite, Ehélohidjm concepì di nuovo di dire che LE ACQUE rimaste a riposo sotto le acque parziali estese nello spazio intermedio del cerchio universale, poste sospese in moto circolare intorno ai cieli, SI RACCOGLIESSERO IN UN VASTO LUOGO, LASCIATE NELLA REGIONE INFERIORE SCAVATA DA AMMASSI FATTI GRADATAMENTE ALLA SUPERFICIE per farla emergere restringendola sistematicamente, il che avrebbe scoperto la superficie, lasciando libera UNA PIANURA CHIUSA SU TUTTI I LATI DA MONTAGNE. Ciò fu fatto molto convenientemente.

10 Saggiamente, perciò, Ehélohidjm chiamò questi diversi spazi, il sistema dell’asciutto scoperto da restringimenti che lasciavano libera in superficie una pianura chiusa su tutti i lati da montagne: ORNATA DELLA BELLEZZA DEL FIORE SBOCCIATO (in lingua antica: HERETZ); e la regione del sistema delle acque parziali messe raccolte silenziose nella vasta distesa inferiore: IL GRANDE MARE PLACIDO. Ehélohidjm osservò saggiamente che queste cose erano pure.

E i frutti della terra

11-13 Operando saggiamente, Ehélohidjm concepì di nuovo di produrre germi di SPECIE DI PIANTE forniti A PARTIRE DALLA TERRA, germi di specie di piante della specie dell’erba atti a dare MOLTI SEMI SIMILI DIFFONDENTISI INTORNO SEMPRE PIÙ; ALBERI DI NUMEROSE SPECIE PORTANTI FRUTTI E GERMI SIMILI, producenti ancora frutti portanti germi, ciascuno da parte sua riproducente la sua specie e che, riuniti in massa, SI SAREBBERO SPARSI NELLE ALTRE NUDE ZONE LASCIATE SULLA SUPERFICIE ANTERIORE DELLA TERRA. Ciò fu fatto molto convenientemente. Apparvero serie di varie specie fornite a partire dalla terra, germi di specie di piante, numerose specie di erbe atte a dare semi simili diffondentesi intorno sempre più, ciascuno da parte sua riproducente la sua specie d’erba, ed anche alberi portanti frutti e semi che, raccolti in massa, si sono sparsi nelle altre vaste nude zone, ciascuno da parte sua riproducente la sua specie. Ehélohidjm osservò saggiamente CHE QUESTE COSE ERANO PURE. Ciò che, prime della Parola, era nascosto al principio, fu, dopo la Parola, ciò che fu visto alla fine. Terza generazione prodotta.

Una vasta e unica pianura tra le acque di sotto

Analizzando il testo tradotto da Crombette, ritorniamo a parlare delle acque al di sotto del velo acqueo di cui abbiamo parlato nell’articolo precedente.

Esse furono raccolte in un unico luogo, lasciando spazio alla terra asciutta.

9 (…) LE ACQUE rimaste a riposo sotto le acque parziali estese nello spazio intermedio del cerchio universale, (…), SI RACCOGLIESSERO IN UN VASTO LUOGO, LASCIATE NELLA REGIONE INFERIORE SCAVATA DA AMMASSI FATTI GRADATAMENTE ALLA SUPERFICIE per farla emergere restringendola sistematicamente, il che avrebbe scoperto la superficie, lasciando libera UNA PIANURA CHIUSA SU TUTTI I LATI DA MONTAGNE. (…).

Si produsse una conca, attorniata da montagne su tutti i lati, una vastissima pianura che oggi chiameremmo Pangea.

Heretz: la bellezza di un fiore sbocciato

10 (…), Ehélohidjm chiamò questi diversi spazi, il sistema dell’asciutto scoperto da restringimenti che lasciavano libera in superficie una pianura chiusa su tutti i lati da montagne: ORNATA DELLA BELLEZZA DEL FIORE SBOCCIATO (in lingua antica: HERETZ); e la regione del sistema delle acque parziali (…): IL GRANDE MARE PLACIDO. (…)

La luce delineò anche sulla terra ferma le sue forme armoniose e così, l’asciutto assunse la forma di un fiore sbocciato.

Crombette nei suoi studi successivi, scoprì che questo fiore aveva la forma di un fiore a otto petali. Egli fu in grado, ricalcolando le linee di costa ad un livello inferiore rispetto a quello attuale e simulando lo spostamento delle placche tettoniche, di ricostruire la perfetta forma della Pangea originaria. Lo fece tenendo in considerazione che dopo il Diluvio Universale, i livelli del mare si alzarono notevolmente ovunque. Ancora una volta u riferimento al Diluvio Universale: per ora solo un accenno. Ne riparleremo in seguito, intanto provate ad intuire cosa accadde.

Ancora Heretz, oppure hertz o earth?

Non si può non notare che il termine usato da Mosè in lingua Egizia antica per denominare la forma della terra asciutta fu Heretz. Questo termine ha moltissime assonanze con altri termini utilizzati nelle lingue moderne. Pura casualità o un invito a collegare i concetti a cui fanno riferimento?

Heretz ricorda hertz, a misura internazionale delle frequenze, la misura delle energie del Logos. un termine che in realtà è semplicemente il cognome del fisico tedesco che studiò l’elettromagnetismo, eppure, davvero il suono è molto simile.

E poi come non pensare che la parola inglese per denominare il nostro pianeta è Earth, il suono è simile e in fondo anche la trascrizione. Probabilmente i popoli germanici antichi (popolo da cui deriva la lingua inglese) avessero dimestichezza con certe consapevolezze.

I frutti di Heretz

11-13 (…) produrre germi di SPECIE DI PIANTE forniti A PARTIRE DALLA TERRA, (…) atti a dare MOLTI SEMI SIMILI DIFFONDENTISI INTORNO SEMPRE PIÙ; ALBERI DI NUMEROSE SPECIE PORTANTI FRUTTI E GERMI SIMILI, (…), SI SAREBBERO SPARSI NELLE ALTRE NUDE ZONE LASCIATE SULLA SUPERFICIE ANTERIORE DELLA TERRA. (…) QUESTE COSE ERANO PURE. (…).

La terra, la Terra, Heretz, il nostro pianeta fu in grado di accogliere in sé semi di ogni genere affinchè tutta la sua superficie fosse adornata di vegetazione magnifica, di frutti ed erbe di ogni specie. Tutto condito di energie pure, di energie di vita, altissime energie.

La legge dell’ottava, la legge dell’armonia

Queste energie purissime generavano grande armonia. Tali energie seguivano le stesse leggi che sono seguite dalle energie presenti nella nostra realtà, nonostante esse non siano più pure come un tempo.

Una di queste leggi di armonia è la legge dell’ottava. Essa è una delle tre leggi fondamentali dell’Universo. Il fiore ad otto petali è frutto di questa legge. La forma della nostra Pangea originaria è dovuta a questa legge applicata alla geometria. Alti e bassi che si ripetono in ritmo preciso. Su e giù, fuori e dentro nei contorni della terra asciutta, in un ciclo di otto. Non esistono linee rette né nelle forme, né nel raggiungere i nostri obiettivi. Heretz è un perfetto esempio di ciò.

Il Grande Mare Placido in armonia con Heretz

Attorno ad Heretz si raccolsero tutte le acque che rimasero sotto il velo acqueo. Acque tranquille, anch’esse in risonanza con le leggi armoniche. Un Oceano vastissimo, detto Grande Mare Placido.

Negli studi geografici di Crombette, emerse che attorno al fiore ad otto petali, contornato da alte montagne, si estendesse un mare immenso che corrisponde all’attuale Oceano Pacifico. Lo stesso nome richiama la placidità del mare antico. E i contorni dei continenti americani, asiatico e oceanico che si affacciano proprio sull’Oceano Pacifico richiamano i contorni di Heretz.

Armonia ovunque che ad un certo punto interrotta. Questa stessa armonia sta per manifestarsi. Le energie nel nostro pianeta stanno tornando ad essere pure e altissime. Prepariamoci a ritornare alla magia del Logos.

Una antica/nuova geografia

Dalla traduzione e dagli studi di Crombette, emerge che la geografia delle origini era profondamente differente da quella che solitamente studiamo nei banchi di scuola e attraverso gli atlanti, le mappe e Google Earth.

Presto anche la geografia attuale si evolverà e i contorni dei nostri continenti si modificheranno.

Torneremo ad avere un unico continente i cui perimetri seguiranno linee geometriche disegnate dal Logos.

Nella Bibbia si dice che presto ci saranno Cieli nuovi e Terra nuova. Lasciamoci stupire dal nuovo che si prepara a venire, al nuovo, che richiama l’antico.

Un nuovo mappamondo per i nostri bambini

In base a quanto emerso dagli studi di Crombette, possiamo provare a ricostruire, insieme ai nostri bambini, la Pangea originaria, tramite un disegno, tramite i mattoncini, tramite materiale da assemblare.

Possiamo anche rivestire un mappamondo, usando anche la plastilina, dando ai continenti la forma di un fiore ad otto petali.

L’immagine disponibile nel sito che parla degli studi di Crombette può essere uno spunto per iniziare la ricostruzione. Avremo modo di approfondire il discorso perché da altri capitoli della Genesi, emergono ulteriori particolari interessanti, cosicchè la ricostruzione possa essere sempre più precisa.

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Con amore e gioia

Monica


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